Ben arrivati a Piacenza, terra
amica degli inceneritori: chiunque porti rifiuti, anche travestiti da prodotti
industriali da bruciare, è il benvenuto!
Lasciando da parte il doveroso e
meritato sarcasmo per l'annuncio dell'Assessore Gazzolo dell'approvazione,
lunedì in Giunta Regionale, del progetto CarboNeXT, con una modalità
assolutamente irricevibile da ogni punto
di vista, non possiamo che sintetizzare in una unica parola ogni commento per
quanto è stato espresso nella comunicazione dell'Assessore: Vergogna.
Vergogna per il modo. Dopo
18 mesi di incontri, discussioni, confronti sul progetto, senza che mai una
volta l'Assessore di Piacenza si sia messa a confronto con i cittadini,
partecipando anche ad un solo incontro con la popolazione, l'unico modo che
trova, per annunciare ai Piacentini la decisione di approvare il progetto, è un
articolo di giornale e, per di più, con un solo giorno di anticipo sulla
riunione della Giunta. Evidentemente è questo, per l'Assessore e la Giunta, il
coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini: un semplice comunicato via
stampa.
Vergogna per la fretta. Si
decide di approvare in tutta fretta il progetto, ben sapendo della risoluzione
bipartisan che i Consiglieri Regionali presenti all'incontro tenutosi a Lugagnano
stavano per presentare in Consiglio Regionale, con la quale intendevano
chiedere alla Giunta di non decidere sul progetto fino alla audizione dei
comitati e Legambiente in Commissione Ambiente, nonché della richiesta del
sindaco di Lugagnano di un Consiglio dell'Unione dei Comuni aperto alla
presenza della Giunta Regionale. Risulta incredibile, anche da un punto di
vista politico, questa decisione assunta non solo contro i cittadini, ma anche
contro i propri Consiglieri Regionali. E’ certo una fretta assai sospetta,
quasi di chi sia consapevole della inadeguatezza e della forzatura che hanno
portato all’esito positivo della VIA.
Vergogna per quanto espresso.
Che sia l'Assessore all'Ambiente della Regione, piacentina, a raccontarci che
bruciare rifiuti fa bene alla salute, migliora l'ambiente e risulta un sano e
corretto modo di smaltire i rifiuti è un insulto al buon senso e a tutta la
normativa europea e regionale in tema di rifiuti.
Bruciare rifiuti non può far
bene all'ambiente. Abbiamo presentato centinaia di osservazioni al progetto
e quello che risulta chiaro è la mancanza di dati certi sull'uso e sugli effetti sull'ambiente e
sulla salute di un materiale, il CarboNeXT, che altro non è che rifiuto
indifferenziato, seccato e triturato, mai usato prima ufficialmente, di
composizione incerta e sempre ovviamente variabile, difficile da controllare e
le cui emissioni variano a seconda della composizione. Abbiamo evidenziato un
generale peggioramento di quasi tutte le emissioni (ammesse a denti stretti
persino dal Proponente), sappiamo bene che i limiti delle emissioni date ai
cementifici sono ben più alte di quelle, più restrittive, previste per gli
inceneritori. Abbiamo soprattutto evidenziato un netto peggioramento del numero
di camion che trasporteranno il CarboNeXT rispetto all'esorbitante numero, dai
700 agli 800 transiti giornalieri, che già ora si hanno in Val d'Arda. Siamo
scandalizzati dalle parole dell'Assessore: aumentano i camion, ma diminuiscono
le emissioni perché verrà rinnovato, nei
tre anni, il parco camion. Ma in che favola? Sappiamo bene che le ditte che
fanno i trasporti per Buzzi sono decine: chi pagherà loro i camion nuovi Euro 5
e 6, la Buzzi? Un solo camion in più avrebbe dovuto bloccare il progetto!
Bruciare rifiuti non può far
bene alla salute. La Val d'Arda non può nuovamente far da cavia ad un
progetto industriale legato al cementificio: ha già dato! E' stata chiesta da
quasi 5000 cittadini una valutazione di
impatto sanitario, VIS, preventiva per capire lo stato di salute della Val
d'Arda, già provata da decenni di emissioni del cementificio. L'Assessore l'ha
negata dicendo che bastava l'analisi su dati storici fatta dalla Conferenza dei
Servizi. E' stato richiesto, tramite i Consiglieri Regionali, un approfondito
studio sugli effetti dell'attività dei cementifici sulla salute della
popolazione residente: questo studio, approvato nel Piano Preventivo Regionale,
doveva partire a settembre del 2015. Cosa ne è stato? Ci dobbiamo accontentare
di una relazione dell'AUSL basata non su una seria indagine epidemiologica
attuale, ma su semplici dati incrociati di studi forniti dall'Azienda e dati
statistici... Ma come si può dire che in Val d'Arda, negli ultimi 4 anni, i
tumori sono in diminuzione, in controtendenza rispetto a tutta la provincia? E le
altre malattie? Chiediamo una analisi epidemiologica attuale. Soprattutto, per
quanto riferisce la Gazzolo, appare evidente che non esiste nessuna capacità di
prevedere quali saranno gli impatti dell’utilizzo di combustibile a base di
rifiuti sulla salute. Perché altrimenti la Regione avrebbe programmato un Piano
Preventivo consistente in due anni di analisi?
Bruciare rifiuti non è un modo
corretto di smaltimento: Che si
chiamino CSS o rifiuti, l'unica forma di smaltimento corretto dei rifiuti per
arrivare all'economia circolare è non produrli, riutilizzarli, riciclarli e
differenziarli, e non certo usarli come carburante. Il Piano Rifiuti prevede
l'autosufficienza nello smaltimento; come giustifica la Regione che il
cementificio importi rifiuti travestiti da prodotti industriali da fuori
regione in totale contrasto con tale Piano? E che dire della prescrizione del
raggio di produzione del CarboNeXT nei 150 chilometri? I CSS arriveranno dunque
da tutto il Nord Italia, da 5 regioni e
dal Porto di Genova...., ed i rifiuti per produrlo da tutto il mondo? Abbiamo
già un inceneritore ed un altro cementificio che bruciano rifiuti. Evidentemente
la Regione vuol fare di Piacenza terra di inceneritori, dove l'unica economia
circolare sarà quella dei rifiuti che circolano.
Di fronte all'approvazione
di questo progetto, utile solo all'impresa che lo ha
proposto, ma non al territorio piacentino ed ai suoi cittadini, e di fronte al
modo irricevibile con il quale l'Assessore lo ha annunciato, totalmente di
parte e assolutamente irrispettoso nei confronti dei cittadini della Val d'Arda
e della Provincia, non intendiamo affatto stare con le mani in mano. Al di là
della opposizione legale al progetto che farà la sua strada, preannunciamo fin
da ora che, non riuscendo ad organizzare una manifestazione oggi, in Regione,
proprio a causa del preavviso di un solo giorno, evidentemente voluto dall'Assessore
e dalla Giunta (alla faccia della partecipazione e trasparenza), mercoledì mattina
intendiamo organizzare un SIT IN davanti alla Regione, durante lo svolgersi dell'Assemblea
Legislativa Regionale, invitando fin da ora i Sindaci della Val d'Arda, tutti i
Consiglieri e tutti cittadini che ci
hanno sostenuto in questa battaglia ad essere con noi per ribadire il nostro NO
e le nostre proposte sui CSS, VIA e rifiuti. Preciseremo meglio orario e
modalità a breve.
Comitato Aria Pulita in Val
d'Arda
Comitato Basta Nocività in Val
d'Arda
Comitato cittadini per l'ambiente
rurale
Legambiente Piacenza
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