martedì 29 dicembre 2015

29/12/2015 - COMUNICATO STAMPA

Martedì 29 Dicembre 2015: Sit-in dei Comitati “Aria pulita in Val d'Arda”, “Basta nocività in Val d'Arda”, “Cittadini per l'Ambiente rurale” con “Legambiente Piacenza” in occasione della sesta riunione della Conferenza dei Servizi in merito al progetto CarboNeXT di Buzzi Unicem per il cementificio di Vernasca (PC) che prevede l'incenerimento nel forno dello stabilimento di 60.000 tonnellate annue di rifiuti.
Perché davanti alla Provincia per la quarta volta con un Sit-in NO CarboNeXT ?
Oggi siamo qui per scongiurare il pericolo di chiusura del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale con ancora enormi nodi critici aperti
La partecipazione dei cittadini è ammessa solo per iscritto, ci è stato negato l'accesso alla Conferenza anche solo come uditori, mentre nel Bergamasco altri comitati nelle nostre stesse condizioni possono partecipare alle riunioni delle Conferenze dei Servizi anche prendendo parte al dibattito. La “partecipazione” intesa invece dalle nostre istituzioni ci costringe ancora a stare fuori dal palazzo, mentre là dentro ci sono in gioco i diritti della Val d'Arda al vivere in un ambiente salubre, alla salute e ad uno sviluppo sostenibile del territorio. Per questo per la quarta volta siamo costretti ad organizzare Sit-in per far sentire la nostra voce.
Uscendo dall'ultima Conferenza (del 15 Dicembre scorso) il Sindaco di Vernasca Giuseppe Sidoli e il Direttore di Arpa Giuseppe Biasini hanno risposto con un “no comment” alle domande della stampa: è inaccettabile che di fronte ad una tematica cruciale per migliaia di cittadini le Istituzioni preposte a dare autorizzazioni e con la potenziale responsabilità dell'approvazione del progetto si nascondano nel silenzio dinnanzi a centinaia di osservazioni, errori evidenziati e ammissioni spaventose della stessa azienda proponente in merito all'aumento di emissioni inquinanti in caso di approvazione del progetto!
La Conferenza si riunisce di nuovo a discutere pur avendo dinnanzi, nero su bianco, tra gli altri errori e mancanze del progetto, l'ammissione di Buzzi Unicem per cui, a causa dell'incremento di traffico dovuto all'introduzione del CarboNeXT, si avrà nell'Alta Val d'Arda un aumento di emissioni inquinanti (CO2, ma anche NOx, CO e polveri sottili) pari ad un +30%, dichiarazioni sulla difficoltà di mantenere le emissioni degli NOx entro i limiti prescritti dalla legge ed anche l'affermazione di un uso decuplicato di soluzione acquosa di urea con temibili effetti indesiderati! Cosa serve ancora per capire che l'approvazione del progetto porterà ad un PEGGIORAMENTO DICHIARATO delle condizioni ambientali e sanitarie della Val d'Arda?
Ricordiamo bene le parole che la Dott.ssa Cristiana Crevani del Dipartimento di Sanità Pubblica di Piacenza ha detto, durante l'incontro a Vernasca del 17 Giugno 2015, alle famiglie degli alunni della Scuola sita a poche centinaia di metri dal camino del cementificio, proprio laddove Buzzi Unicem ammette le maggiori ricadute di inquinanti, per rassicurarle: 
“... l'utilizzo del CarboNeXT e le eventuali emissioni verranno valutate e il VIA verrà dato solo se verrà dimostrato che le emissioni saranno migliorative, quindi saranno più basse, rispetto all'attuale, perché il nostro compito come Azienda Sanitaria a tutela della Salute Pubblica è quello di, il rischio zero non esiste, però è quello di ridurre le emissioni affinché quello che respira una persona, piuttosto che quello che mangia, abbia, da quello che respira, meno danno possibile...” (https://www.youtube.com/watch?v=CWdCOgY0wqg) 
Condividiamo queste parole e crediamo che, date le premesse e ciò che è emerso nei mesi scorsi, il parere di Ausl sul progetto non possa che essere fortemente negativo.
Se così non sarà noi non mancheremo di ricordare alla Dottoressa le promesse fatte e di chiederle spiegazioni e motivi in merito.
In tema salute evidenziamo come per ora lo studio sulla situazione sanitaria della Val d'Arda sia inesistente all'interno di questa Conferenza e gli unici dati sull'incidenza dell'attività del cementificio siano stati redatti e portati dalla stessa Buzzi Unicem basandosi sui registri interni per quanto riguarda i propri dipendenti e sui pochi dati a disposizione forniti da Ausl per quanto riguarda il resto della popolazione: è così difficile capire che la vallata ha bisogno di ANALISI sanitarie PREVENTIVE, condotte da Enti Terzi, con modalità scientificamente corrette, su dati pubblici, basati sul totale della popolazione, pubblicati in continuo, recenti e aggiornati? Abbiamo già presentato l'autorevole parere dell'epidemiologo Dott. Valerio Gennaro in merito, ma fino ad ora è rimasto lettera morta.
Devono ancora trovare risposta le missive che i Comitati hanno inviato alla Conferenza nelle ultime settimane e, soprattutto, i quasi trenta interventi che lo scorso 9 Novembre i Cittadini hanno esposto dinnanzi all'azienda proponente e alle Istituzioni in sede di Istruttoria Pubblica. Se il procedimento fosse oggi concluso ci chiediamo che senso abbia avuto accettare l'organizzazione di un'Istruttoria se poi dopo quasi due mesi nessuno si sia ancora degnato di dar seguito ai contenuti ivi emersi!
Il Presidente della Provincia Francesco Rolleri tenga ben presente che il proprio ruolo è POLITICO e che la decisione finale in merito all'approvazione o meno del progetto non sarà che politica: come intende comportarsi dinnanzi agli oltre 6000 sottoscrittori della nostra raccolta firme e alle mozioni votate all'unanimità dai tre Consigli Comunali di Castell'Arquato, Lugagnano Val d'Arda e Morfasso che chiedono che alla proposta di Buzzi Unicem si risponda con un secco “NO”?
Sempre per sottolineare il ruolo che la Provincia di Piacenza, Arpa e Ausl giocano in questa e molte altre partite: dopo aver trasformato CementiRossi in un inceneritore di copertoni, essendo in cantiere l'ampliamento della quantità e gamma di rifiuti speciali, industriali e pericolosi (che arriveranno da tutta Italia) per il termovalorizzatore di Borgoforte, con la possibilità che anche la Val d'Arda diventi “terra di inceneritori” aumenterebbe ulteriormente la capacità di incenerimento della nostra Provincia che è già di gran lunga superiore alla produzione di rifiuti del Territorio: ci chiediamo allora quale futuro si prospetti per la nostra area e se si sia pensato agli effetti a medio e lungo termine che queste scelte causeranno, non soltanto alla qualità dell'aria oggi così d'attualità, ma pure agli altri settori della nostra economia, come Agricoltura, Turismo e altri comparti produttivi che verranno penalizzati da questa “specializzazione” nella combustione dei rifiuti.
Per questi motivi la nostra richiesta è che sia condotto un serio approfondimento dei temi ancora oggi evidenziati: un ovvio rinvio al 2016 è necessario per prendersi tutto il tempo utile, data l'importanza e gravità delle questioni sul tavolo, per arrivare alla totale e chiara bocciatura sia tecnica che politica di questo assurdo progetto che va contro gli interessi collettivi della Salute, della qualità dell'Ambiente e dello sviluppo economico sostenibile di tutto il Territorio piacentino.
Comitati
“Aria pulita in Val d'Arda”, 
“Basta nocività in Val d'Arda” e
“Cittadini per l'Ambiente Rurale”
con “Legambiente Piacenza”


Nessun commento:

Posta un commento